sabato 2 giugno 2012

Cura e Alimentazione Andina - La conoscenza delle piante


La  Muña:  Menta delle Ande.


Storia ed uso.

La tradizione contadina andina conserva da sempre una straordinaria pianta dalle proprietà curative ed utilizzata dagli antichi abitanti del Perù in antiche formule medicinali, il suo nome è muña (Mugna), chiamata da qualcuno la menta delle Ande o infuso delle Ande.

Sembrerebbe che l’origine della parola muña deriva dal termine Quechua munay  che significa “voler bene”.
La Minthostachys Mollis della famiglia delle Lamiaceae, di cui si conoscono almeno 12 varianti, è ampiamente diffusa nel mondo andino. Nel sud del Perú questa pianta prende diversi nomi tra i quali: huayco, coa, chancua, poleo.
La menta delle Ande é una brunella perenne dai fusti semilegnosi e di altezza variabile (80 – 120 centimetri) , con fiori di  colore violaceo, purpureo e bianco. La foglia della pianta misura tra due e tre centimetri.  Il suo profumo è simile a quello della menta ma dalla pecularietà  inconfondibile. Ha una potente proprietà antibatterica, contiene pulgona, mentona, mentolo, isometona acido piperinico, 1-8 cineol, carvona, B-pineno, C-pineno infatti viene usata nell’agricoltura andina per allontanare gli insetti notturni dalle piantagioni.
Questa pianta cresce nel Perú  tra i 500 e i 3.500 metri di altitudine come pianta silvestre. Nel XVIII secolo un erborista anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Hieronymus la menziona con l’esotico nome latino di Plantae Diaphoricae Peruviensis, consigliando  di  utilizzarla per profumare  El agua ardiente ,  liquore preparato con la canna da zucchero.
Nella campagna andina  viene anche utilizzata per combattere gli insetti che attaccano le piante come: i vermi delle patate, del mais, del cavolo e della cipolla. Sotto forma di  pomata, lavorata dall’estrazione dell’olio, è usata  sul bestiame per  combattere i  parassiti esterni.  E’ quindi considerata dai contadini e dagli allevatori come una benedizione della madre terra.
La pianta viene anche usata durante la Zafa Casa, rito di buon auspicio che si svolge  per l’inaugurazione di una casa di nuova costruzione. Serve anche per  disinfettare  le case abbandonate.



La medicina popolare

La conoscenza popolare diffonde le virtù curative della Muña, usata in forma cerimoniale, risveglia tutto il corpo permettendo che l’ossigeno penetri in tutti i nostri pori, cosi’ che tutto il corpo si sentira’ piu’ leggero, dato che l’aroma profondo della Muña aiuta a scaricare tutte le pressioni mentali, quindi immediatamente tutto il corpo comincia a sentire tutta l’energia curativa della natura, ideale per mal di testa, dolori di stomaco, flatulenza e affezioni diarroiche e vari dolori fisici. Molti guaritori peruviani la usano sotto forma di pomata contro lussazioni, i problemi reumatici delle ossa e nelle malattie croniche dell’apparato respiratorio.  E’ una pianta ricca di calcio (4,7 volte superiore alla “Maca”[1])  e di fosforo. 

[1] Maca, pianta peruviana che cresce nelle zone andine, é considerata un alimento dal grande valore nutritivo. Le popolazioni andine conoscono, fin dall’antichità, che la sua radice serve per migliorare le condizioni fisiche e mentali.


L’alimentazione andina

La foglia silvestre andina del Perú ha il primo posto come condimento di ricette di piatti della cucina peruviana come il Guiso (una specie di spezzatino) e  los  Chupes  (Zuppa fatta con carne o frutti di mare) dall’alto valore proteico, tipici della zona sud del Perú.
L’infuso che si ottiene dalle foglie della Muña favorisce la  digestione ed è usata nella vita quotidiana delle popolazioni andine anche per superare la fatica che il corpo deve sopportare, a causa dell’altitudine,  durante gli spostamenti attraverso le montagne . Sopratutto i turisti che soffrono di soroche o mal di montagna (dovuto al deficit di O2).  Questo ha portato a ribattezzare la pianta, da parte dei visitatori di questi luoghi,  come L’  Infuso delle Ande!
La Muña è una pianta molto amata nell’anima popolare.

                                                   Carlos Alberto Chero Domínguez


Bibliografia:


 

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